CILIEGIA

Numerose sono le qualità di ciliegie autoctone che, nel corso degli anni, con la loro incantevole fioritura primaverile, hanno caratterizzato il paesaggio collinare di Montoro. Ad oggi sono due le varietà maggiormente coltivate: la “Pagliaccia” e la “Spernocchia“.
La “Pagliaccia” presenta frutti piuttosto grandi, di colore rosso porpora dal sapore molto particolare, agrodolce con tendenza all’acidulo. La “Spernocchia“, invece, presenta frutti di colore rosso vivo tendente allo scuro, con una polpa succosa e dolce. La “Pagliaccia” viene raccolta nella prima decade di giugno, la “Spernocchia” invece intorno alla seconda.
La coltivazione del ciliegio si estende su tutto il territorio irpino e della Valle dell’Irno: non tutti sanno, infatti, che Montoro fa parte dell’areale di produzione della Ciliegia IGP di Bracigliano. Esso, nello specifico, comprende l’intero territorio dei seguenti comuni ubicati nelle province di Salerno e Avellino. Per la provincia di Salerno: Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Roccapiemonte, Siano. Per la provincia di Avellino: Contrada, Forino, Montoro, Moschiano*.
L’area di produzione della Ciliegia di Bracigliano è ancora oggi considerata il «Paese delle ciliegie»; da sempre questi territori sono stati vocati a questo frutto, legando in modo indissolubile i luoghi con la ciliegia. I dati più recenti riportano sul territorio la presenza di circa 500 aziende agricole ed alcune aziende di commercializzazione.
La produzione varia sia per periodo di maturazione che per le caratteristiche dei frutti. Particolare è la metodologia di raccolta effettuata ancora oggi, esclusivamente a mano. Per raccogliere i frutti che si trovano sulle parti più esterne della pianta vengono utilizzate delle lunghe scale in legno o in alluminio.
Il prodotto viene venduto dai grossisti oppure è possibile acquistarlo direttamente ai bordi delle strade dove i contadini effettuano, come una volta, la vendita alla minuta.
La Ciliegia della Valle dell’Irno è riportata nell’elenco dei prodotti tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.